Skip to main content

È stata completata, con successo, la sostituzione integrale delle coperture in cemento-amianto dello stabilimento di produzione di Alessandria, sito in Viale Massobrio, risalenti agli anni ‘70 e ’80.
Un intervento che si colloca all’interno di un più ampio percorso di miglioramento nell’ottica della sostenibilità ambientale e sociale che, a fronte di investimenti ingenti, ha già prodotto negli anni scorsi una significativa riduzione dell’impronta ambientale dei propri processi e prodotti.
L’intervento che ha interessato 3200 mq di coperture, è stato avviato il 25 Luglio dello scorso anno e si è concluso il 24 Dicembre scorso, un arco temporale lungo motivato da una serie di peculiarità nella gestione dei lavori:

  • è stato anticipato prima dell’avvio dei lavori un preventivo confronto con le autorità di vigilanza per garantire lavoratori, cittadini e consumatori;
  • le operazioni di rimozione delle coperture in amianto, adottando principi di grande cautela, sono avvenute in orari non concomitanti con le produzioni, nonostante nello stabilimento nessuna lavorazione avvenga in locali a contatto con le coperture e il latte circoli costantemente in tubature a circuito chiuso, come prescritto dalle norme e dalle buone prassi;
  • le coperture interessate dai lavori di rimozione/sostituzione distano ben oltre 20 metri dalle abitazioni circostanti;
  • prima di essere rimosso, il materiale, seppur in buono stato di conservazione, è stato comunque “inertizzato” e, una volta avvenuta la rimozione, stoccato in imballaggi sigillati progressivamente avviati in discarica autorizzata;
  • a maggior tutela della sicurezza dei lavoratori e dei cittadini, è stato attivato un piano di monitoraggio ambientale straordinario e volontario affidando al laboratorio specializzato “Protezione Ambientale” di Alessandria l’incarico di svolgere le rilevazioni ambientali (interne ed esterne) durante i lavori di rimozione delle coperture;
    –  tale monitoraggio è stato condotto nelle immediate prossimità delle aree di volta in volta interessate alle operazioni di rimozione e durante tutto lo svolgimento di dette fasi;
    – 17 i punti interessati al rilevamento in 21 giorni diversi per ottenere i campioni analizzati utilizzando il metodo MOCF – Microscopia Ottica in Contrasto di Fase;
    – nei rilevamenti in continuo svolti dal 2 Ottobre al 23 Dicembre scorso, i risultati sono stati tutti ampiamente al di sotto dei limiti di legge (50 fibre/litro);
    – seguendo con scrupolo le linee-guida di controllo, quando è stato rilevato – in un solo e singolo caso (28 fibre/litro)* – il superamento della cosiddetta “soglia di attenzione” (pari a 20 fibre/litro)** sono state disposte e messe in atto immediate ulteriori misure di maggior cautela (aggiuntiva irrorazione delle superfici sottostanti con soluzioni inertizzanti e ulteriore aspirazione di eventuali residui). I rilevamenti immediatamente successivi hanno confermato l’immediato rientro dei valori rilevati ben al di sotto della soglia di attenzione.

* Il dato è stato registrato domenica 16 Ottobre presso l’esterno del capannone contenente le celle frigo, in un momento e in un luogo non coincidenti con le lavorazioni aziendali.

** Vengono monitorate le cosiddette “fibre libere”, cioè fibre di qualsiasi natura di dimensioni minime specifiche. Qualora si verifichi il superamento della soglia di 50 fibre/litro, si impone la necessità di sospendere i lavori fino a che sia determinata la natura di tali fibre.
Il superamento della soglia di attenzione (20 fibre/litro)) invece segnala la necessità di mettere in atto misure correttive specifiche e proseguire il monitoraggio sino al rientro sotto tale soglia.

L’impegno da un punto di vista economico e organizzativo è stato significativo – dichiara il Direttore Generale, Franco Butti – ma abbiamo posto davanti a tutto la tutela dei lavoratori e del prodotto. I risultati relativi alle rilevazioni del monitoraggio ambientale rappresentano la migliore risposta a tale impegno e ci consentono di guardare al futuro del nostro lavoro con maggiore serenità”.

Le imprese coinvolte e i responsabili dei lavori
nuove copertureAttraverso una procedura competitiva al ribasso (da cui sono stati ovviamente esclusi i consistenti oneri per la sicurezza), i lavori sono stati affidati dal Comitato Esecutivo della Centrale all’IMPRESA CAPRA S.p.A. che si è avvalsa dell’opera delle imprese GJLY, AIMA Tetti di Casale Monferrato e VESCOVO ROMANO & C. S.n.c di Palazzolo Vercellese (VC) per la bonifica e la rimozione delle lastre di cemento-amianto, la ricopertura e il trasporto in discarica autorizzata del materiale rimosso.
I lavori sono stati coordinati dall’Ing. Marco Damasio, cui è stata affidata la Direzione Lavori e il coordinamento per la sicurezza mentre l’Ing. Stefano Tarantola, con studio in Alessandria, ha ricoperto il ruolo di Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione della Centrale.

Se il 2016 si è concluso con questo fondamentale intervento sulle coperture dello stabilimento, il 2017 si apre con un investimento di circa 700mila Euro in continuità con la logica della sostenibilità economica e ambientale.
Da oggi partono, infatti, i lavori per rinnovare l’impianto di produzione ad aria compressa a bassa pressione: grazie all’introduzione di un unico nuovo impianto, tecnologicamente avanzato, per la produzione di aria compressa a bassa pressione (dismettendo così i “vecchi” compressori degli anni ’80) si otterrà un significativo risparmio energetico. Con l’installazione del nuovo macchinario, si attende una riduzione di circa 75 Megawatt/anno (circa il 35% dell’energia consumata dall’attuale impianto di compressione) pari a quasi il 5% dell’energia elettrica totale consumata dallo stabilimento.
A seguire partiranno gli ulteriori interventi di upgrade sugli impianti di ricevimento e sull’etichettatrice.
Ma l’investimento nell’ottica del miglioramento continuo non si ferma agli impianti di produzione: è prevista l’adozione di un nuovo software di vendita per l’ottimizzazione del trattamento dei documenti, la riduzione della carta (“paperless”) e lo snellimento delle operazioni di backoffice commerciale.
Il concetto di sostenibilità – dichiara il Presidente della Centrale, Filippo Zaio – è ormai diventato un vero e proprio elemento distintivo della nostra realtà che si accompagna alla storica attenzione alla qualità del prodotto. Essere attenti alle dimensioni ambientali e sociali non solo migliora i rapporti con i collaboratori, il territorio e i consumatori ma diventa un fattore competitivo sul mercato”.